La città al voto. Storia elettorale delle grandi città italiane by AA.VV

La città al voto. Storia elettorale delle grandi città italiane by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788851197612
editore: UTET
pubblicato: 2021-11-03T23:00:00+00:00


Prima lista di centrodestra alle elezioni comunali di Roma

Le possibili cause di questa tendenza sono diverse: da un lato, un radicamento "atavico" dell'estrema destra in alcuni quartieri di costruzione e insediamento di epoca fascista (per esempio, l'EUR o il quartiere Giuliano-Dalmata); dall'altro lato, lo scontro con i gruppi di sinistra durante i periodi più conflittuali come gli anni ’60 e ’70 ha favorito una penetrazione più forte nei quartieri dove la differenza di classe rispetto ai ceti popolari era più marcata, come i quartieri Pinciano, Trieste e Tor di Quinto/Fleming.

Infine, un'ulteriore causa sistemica dei risultati consistenti ottenuti dall'estrema destra in buona parte della capitale rispetto allo scenario nazionale negli ultimi trent’anni è stata l'assenza, fino al 2018, della “valvola di sfogo” costituita, in altre regioni, dalla Lega Nord. Durante quest’ultimo periodo, però, anche la distribuzione territoriale del voto è cambiata. Parallelamente allo spostamento verso il centro delle zone di forza del centrosinistra, il centrodestra ha progressivamente ottenuto percentuali sempre più alte in periferia, prima nelle zone più esterne, caratterizzate da un’edilizia privata di dimensioni ridotte (Cesano, San Vittorino, Santa Palomba, Acqua Vergine), e poi nei quartieri di case popolari come Tor Bella Monaca e Tor Sapienza.

Nonostante il forte mandato popolare raccolto da Alemanno, l’amministrazione di centrodestra ha subito numerose battute d’arresto durante i suoi cinque anni. Una serie di inchieste giudiziarie, soprattutto relative a malversazioni e assunzioni illecite all’interno delle aziende municipalizzate del comune – Atac per i trasporti, Ama per i rifiuti, insieme a EUR Spa e a Roma Multiservizi – segnarono la parabola di una classe dirigente non del tutto preparata alla complessità del governo della capitale. Il graduale esaurimento dei progetti ereditati dalla giunta Veltroni, a partire dalle nuove linee di metropolitana B1, C e D, caratterizzate da forti ritardi, misero in luce la scarsa capacità progettuale dell’amministrazione Alemanno. Osservando i risultati delle elezioni a Roma degli ultimi anni, sembra che questo retaggio negativo influenzi ancora il voto dei romani: in praticamente tutte le occasioni di voto ravvicinato tra elezioni nazionali (politiche ed europee) e locali (regionali e amministrative) dal 2013, i partiti di centrodestra a Roma hanno ottenuto percentuali più basse in queste ultime, sintomo di una minore fiducia verso la classe dirigente locale rispetto a quella nazionale.



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